Fiore che cammina

Un giorno, camminando per strada, mi è capitato di incontrare un cappellaio ambulante molto speciale. Non aveva nulla da vendere, ma insegnava a costruire dei cappelli a forma di fiore. Nel suo banchetto erano disposti in modo ordinato tutti i modelli e le relative sagome multicolori, pronte per essere assemblate.

Ti piacerebbe provare? Un cappello è una cosa seria, non bisogna avere fretta. Si deve scegliere con calma. Quanti petali? Di quale forma e colore? E assemblati con quale sequenza?

Esistono infinite variazioni possibili, perciò ogni fiore sarà unico, anche solo per un dettaglio, e diventerà un oggetto speciale anziché un gadget anonimo. Così i fiori-ambulanti cominceranno a girare per le strade e i giardini, attirando sguardi curiosi.

Come in natura, a fronte di un’infinita varietà, i principi base di costruzione sono pochi e semplici. Le immagini qui sotto illustrano le tre tecniche principali, che il cappellaio mi ha svelato in cambio di due gelati e sette biglie di vetro.


Le possibili variazioni del modello n.1 e n.3 riguardano i petali (forma, dimensioni, colore, sequenza), mentre nel modello n.2 si può scegliere il colore della cupola, le forma e le dimensioni delle foglie o dei petali sulla sommità.

Si può anche dare un nome al cappello-fiore e costruirne uno per ogni componente della famiglia o per i vostri amici.

Siete i benvenuti a condividere via mail o Facebook i vostri modelli per arricchire il catalogo dei fiori che camminano. Buon lavoro!

Cantiere Arcobaleno

Il Cantiere Arcobaleno è un laboratorio collettivo per tutte le età, un invito a giocare con i colori ma anche una metafora significativa. Ci insegna che siamo parte di qualcosa di più grande, di una collettività in cui il nostro contributo è importante, così come quello degli altri.

L’allestimento degli spazi e materiali dovranno essere ottimizzati in base al numero e all’età dei partecipanti, predisponendo delle zone in cui una persona singola, una coppia o un piccolo gruppo può lavorare al suo pezzo. Vi invito quindi a prendere spunti in modo flessibile da queste immagini, adattando le scelte al vostro contesto.

Ad ogni partecipante o piccolo gruppo viene affidato un pezzo della struttura di un arcobaleno ancora bianco, che dovrà essere riempito di colori su entrambi i lati. Riguardo la tipologia e il numero dei colori, le possibilità sono infinite. In questo caso ne ho scelti tre (verde, giallo, rosso) da mantenere nello stesso ordine. Tra i materiali a disposizione: diversi tipi di carta e superfici colorate, stoffe, nastri, forbici, pennelli e colla vinilica. Alla fine del laboratorio, tutti i pezzi andranno a formare un unico, grande arcobaleno.

children are building pieces of cardboard rainbow

Ecco alcuni suggerimenti per costruire la struttura di base con un cartone molto resistente. Dopo aver deciso le dimensioni dell’arcobaleno, stendete a terra un foglio di carta abbastanza grande (o più fogli uniti tra loro). Tracciate i due archi con un compasso artigianale, cioé una corda con un’estremità fissata al centro della circonferenza sottesa e una matita nell’altra estremità. Quindi dividete gli archi in un certo numero di parti uguali, tracciando delle linee verticali (l’arcobaleno della foto è suddiviso in 14 parti, quello dell’immagine sottostante in 8 parti). Infine aggiungete sotto gli archi quelle che diventeranno le “gambe” della struttura.
Un’altra soluzione consiste nell’appendere il foglio a una parete e ricalcare una proiezione del disegno della struttura.

the scheme of the structure of a cardboard rainbow

Ora potete tagliare le diverse parti e usarle come cartamodello riportandole su un cartone, dove aggiungerete anche le linee curve per suddividere le aree dei tre (o più) diversi colori dell’arcobaleno. Naturalmente il cartone dovrà essere abbastanza spesso e rigido. Ritagliate di nuovo i pezzi dal cartone e la struttura è pronta!

the scheme of the structure of a cardboard rainbow 2

Alla fine tutti i pezzi dell’arcobaleno dovranno essere uniti con del nastro adesivo trasparente, lasciando tra un pezzo e l’altro la distanza equivalente allo spessore del cartone. In questo modo la struttura diventa pieghevole e può assumere diverse forme. Inoltre i pezzi si possono sovrapporre uno sull’altro a fisarmonica in modo che, al termine della festa, l’arcobaleno si possa ripiegare occupando pochissimo spazio.

Different shapes you can fold the rainbow

Originariamente questo progetto è stato realizzato in occasione di una Notte dei Bambini in Piazza del Popolo a Pesaro, dove i passanti di tutte le età erano invitati a partecipare al cantiere per il tempo che desideravano. Ma cantieri estemporanei di arcobaleni potrebbero nascere in tanti altri contesti, creando nuove connessioni tra le persone.

Non mi resta che augurarvi buon lavoro!

E un ringraziamento speciale a tutte le educatrici del Cantiere Arcobaleno di Pesaro!

Per unire virtualmente tutti gli arcobaleni, siete i benvenuti a inviare le foto del vostro cantiere a info@robertapuccilab.com