Come fiorisce un seme di colore

L’inverno in natura è un tempo di riposo e silenzio. La terra sembra immobile, inerte. Ma a diverse profondità, i semi hanno già al loro interno il nutrimento necessario, assorbono acqua e si preparano per germogliare. Non hanno fretta, aspettano il momento giusto, in primavera. Vorrei invitarvi a celebrare questo ciclo di continua rinascita con un laboratorio creativo.

Per prima cosa, rivestite interamente la superficie di uno o più tavoli con un foglio di carta (ancora meglio un cartoncino da 200 grammi) e fissatelo in modo che resti ben fermo. Quindi disegnate sul foglio dei punti colorati sparsi a caso. Infine, sistemate alcuni materiali artistici su un altro tavolo o un’altra superficie di appoggio (pennarelli, matite colorate, pastelli a olio o a cera, acquerelli, eccetera, a vostro piacimento).

Può partecipare un numero variabile di persone di tutte le età, ma è possibile anche fare un’esperienza più intima e contemplativa in solitudine. Naturalmente, i tavoli a disposizione dovranno essere proporzionati al numero dei partecipanti.

Ogni punto colorato rappresenta un seme che, dopo aver riposato tutto l’inverno, è finalmente pronto a fiorire e ad espandersi in una forma di qualsiasi tipo, non necessariamente nella forma realistica di un fiore. Il colore può finalmente liberare la sua energia e fluire, occupando uno spazio. Ogni partecipante può muoversi intorno al tavolo e scegliere i semi colorati da far germogliare.

Come nasce e si sviluppa nello spazio un seme di colore? Provate ad ascoltarlo, ad osservarlo un momento senza fretta… Quale sarà la sua strategia di espansione? Attraverso dei punti, delle linee, delle superfici? Come e dove si sta per muovere? Quali forme origina?

Lo sviluppo di un elemento vegetale dipende sia dal seme che dal tipo di terreno e di clima in cui si trova. Allo stesso modo, i segni e le forme saranno influenzati sia dagli strumenti artistici usati per disegnare che dal tipo di superficie del supporto. Ad esempio, un pastello traccerà diversi tipi di segno su una carta liscia, ruvida o bagnata. Inoltre, anche il “clima” del gruppo influenzerà in modo indiretto il processo creativo e, di conseguenza, il prodotto artistico.

Nel caso di un gruppo, probabilmente nasceranno forme molto diverse tra loro, che mano a mano tenderanno ad occupare lo spazio del foglio e ad avvicinarsi, mentre gli spazi vuoti diminuiranno. Come reagiranno le varie forme incontrandosi? Quanto spazio vuoto è necessario tra loro e in che modo si modifica via via l’equilibrio complessivo della composizione?

Alla fine del processo creativo, il foglio si sarà trasformato in un giardino fiorito. L’opera si potrà considerare conclusa quando tutti i partecipanti saranno soddisfatti del risultato, percependo un’armonia complessiva nella composizione.

Soprattutto, è importante non avere fretta. Non si può costringere un filo d’erba a crescere.

Un ringraziamento speciale ad Adriana, Antonella, Rita e Viviana per questo bellissimo giardino


Questo articolo fa parte del progetto Grammar of Drawing di Suzanne Axelsson, Nona Orbach e Roberta Pucci, ed è stato tradotto in 4 lingue: