Scrivetelo con un fiore

Cosa significa “essere creativi”? Tra le tante definizioni mi ha colpito quella del matematico francese Henri Poincaré, che definisce la creatività come “la capacità di unire elementi esistenti sparpagliati e lontani in combinazioni nuove e utili”. In altre parole, una soluzione creativa dovrebbe mettere insieme in modo coerente elementi apparentemente estranei.
Nella vita reale, spesso abbiamo a che fare con elementi di partenza che non possiamo scegliere, ma che semplicemente ci ritroviamo come dati di fatto. Secondo il pensiero di Poincaré, questa iniziale “limitazione” non costituisce un ostacolo alla creatività, dal momento che essa risiede nel tipo di relazione tra gli elementi piuttosto che negli elementi stessi. Cerchiamo di verificare questa tesi attraverso un esempio concreto: un laboratorio che ho progettato qualche anno fa per la biblioteca San Giovanni di Pesaro. Ecco gli elementi di partenza:

– Durata del laboratorio: un’ora circa, mantenendo flessibile il flusso dei partecipanti

– Partecipanti: bambini dai 6 ai 10 anni con possibile presenza di genitori; numero imprecisato

– Materiali per il laboratorio: materiali comuni di cancelleria e di recupero (carta, stoffa, bottiglie di plastica, matite, pennarelli, forbici, colla); grandi quantità di matite (grazie a uno sponsor)

– Tema: libero, collegato alla ricorrenza del compleanno della biblioteca

Writing-flowers

Il “fiore letterario” che si vede nelle foto qui sopra è l’idea scaturita dall’insieme dagli elementi di partenza; una soluzione che soddisfa tutte le condizioni e nello stesso tempo le tiene collegate:

– è adatto alla durata del laboratorio, all’età dei bambini, alla flessibilità del numero dei partecipanti

– utilizza i materiali a disposizione, in particolare la grande quantità di matite, sfruttandone le potenzialità

– è collegato alla biblioteca, in quanto “scrivente”; inoltre sui petali si potevano incollare parole ritagliate da fotocopie di testi e poesie (per vedere gli “alberi poetici” in cui sono state posizionate le fotocopie vedi il post “Tecnica o immaginazione?” cliccando qui)

– è collegato al compleanno della biblioteca, in quanto alla fine del laboratorio alcuni fiori sono stati regalati dai bambini agli utenti della biblioteca, per festeggiare la ricorrenza

Come è nata quindi l’idea? Pensando alle condizioni iniziali, che hanno indirizzato la ricerca indicando quali strade fossero percorribili e preferibili. Cosa può suggerire, ad esempio la forma di una matita? Quale tipo di oggetto è più adatto a celebrare un compleanno? Se una soluzione non soddisfa tutte le condizioni deve essere scartata – anche se a volte non è facile abbandonare un’idea!

Materials for a creative workshop with paper

Anche la scelta di come presentare i materiali è parte integrante del progetto. In questo caso, ho scelto di preparare delle sagome di petali pre-tagliate perché, considerando il breve tempo a disposizione, ho preferito semplificare la costruzione e privilegiare gli aspetti compositivi, le scelte formali-cromatiche, gli accostamenti.
Credo quindi che possiamo considerare l’ideazione di questo laboratorio come un processo creativo secondo la definizione iniziale. Tuttavia, si può ugualmente affermare che i bambini hanno vissuto un’esperienza creativa? Non è così scontato. La costruzione del fiore prevede una componente creativa relativamente bassa, inversamente proporzionale alla strutturazione dell’attività. Gli elementi che i bambini potevano scegliere e combinare erano essenzialmente di carattere cromatico, estetico e formale. Questa precisazione è importante, in quanto spesso il termine “creatività” viene erroneamente associato a qualsiasi genere di attività manuale. Naturalmente, è importante condividere la stessa definizione di partenza di creatività.

writing flowers workshop

Dopo alcuni anni, ho riproposto l’idea dei fiori-matita in un altro contesto, in cui ai partecipanti veniva richiesto un contributo più creativo. Le condizioni erano molto diverse, il tempo a disposizione più lungo e il tema delle “parole” non era più collegato al contesto. Il laboratorio prevedeva una parte di esplorazione di vari tipi di carta e superfici per poter creare delle forme originali di fiori. In questo caso, abbiamo utilizzato delle matite colorate, quindi anche il colore poteva essere di ispirazione per la composizione.

Per concludere tornando alla definizione iniziale di creatività, Poincaré aggiunge una nota sorprendente e inspiegabile: il criterio intuitivo per riconoscere l’utilità della combinazione tra gli elementi… è la sua bellezza! In altre parole: l’idea più utile è anche la più bella. Mistero della bellezza.

Cesto di fiori matita